Non tornano i conti… il Gps rischia di rimanere a terra
La Corte dei conti statunitense richiama l’Air Force al rispetto del budget: potrebbe farne le spese il Gps, a rischio dal 2010.
Il 2009 potrebbe essere l’ultimo anno dell’era Gps? Secondo la Gao (Government Accountability Office), la Corte dei conti statunitense, questo è il peggiore scenario possibile se le forze armate dello zio Sam non metteranno ordine nel proprio portafoglio.
L’organismo di controllo, infatti, ha richiamato l’Air Force, che gestisce il sistema di satelliti, a contenere i propri costi e a non oltrepassare il budget di 870 milioni di dollari che le è stato assegnato. Nella rete dell’austerity sono rimasti impigliati una serie di nuovi satelliti utili per implementare e rinnovare il Gps. La loro messa in orbita era prevista per la prima metà dell’anno in corso, ma, allo stato attuale, sembra che non potranno essere lanciati prima di novembre.
Se l’aviazione statunitense non manterrà gli obiettivi di spesa, c’è il rischio che a partire dal 2010, in ragione della riduzione forzata della manutenzione, i satelliti operativi saranno meno dei 28 necessari a garantire il corretto funzionamento di tutti i dispositivi che si basano sulla tecnologia Gps.
Per il momento si tratta solamente di ipotesi, ma una défaillance del Global Positionning System potrebbe dare nuovo impulso a sistemi di geolocalizzazione alternativi, come l’europeo Galileo in fase di sviluppo, o il progetto Compass lanciato dalla Cina, o ancora l’alternativa indiana e i satelliti russi Glonass.